Vohabolario fiorentino
Aneddoti, proverbi e...

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BACIAHULO: (clicca per accedere alla scheda)
BISCHERO: (clicca per accedere alla scheda)

FORTUNA CHE LE 'UN SON PèSCHE:

Si dice se si è subìto (o si sta subendo) un male o un danno quando se ne sarebbe potuto facilmente subire uno maggiore.

L'origine pare legate a un tributo, costituito da pesche, che dalla comunità del Castello di Poggibonsi si doveva pagare ogni anno alla Corte di Toscana.

Un anno, essendo carestia di pesche, da Poggibonsi portarono in tributo dei fichi.

I fiorentini, incativiti da quell'offerta, con furia cominciarono a tirare tutti i fichi ricevuti sugli ambasciatori di Poggibonsi i quali, in fuga, dissero fra loro "Pur beato che non son pesche!"

(fatto riportato dal filologo Sebastiano Pauli).

BRINDELLONE:

- Persona molto sciatta e trasandata.

- Scherzoso, giovanottone non aitante né ben messo (usato per lo più in questo senso).

- Il carro trainato dai buoi che viene portato davanti al Duomo per Pasqua e dal quale parte la colombina che arriva fino all’altare in chiesa e poi torna indietro. Dall’esito del volo, cioè se la colombina va e torna senza fermarsi, si presagisce come andranno i raccolti nei campi.
Il carro in questione si chiama appunto “I’-bbrindellone”.

Furbo come la capra dei pompieri

(che indica persona NON furba affatto, sempliciotta... bischera!).

Pare che verso la prima metà dell'800 i pompieri fiorentini avessero come mascotte una piccola capra ma, benché di erba ce ne fosse a iosa a Campo di Marte e alla Cascine, tale capretta andasse, in modo molto "astuto" a brucare l'erba nell'attuale Piazza della Repubblica (dove erba non ce n'era, o era molto poca, solo perché... più vicina alla caserma dei pompieri)

ICCHE C’ENTRA I’ CULO CON LE QUARANTORE?

Quando qualcosa non ha proprio niente a che vedere con un’altra.

L´origine di questo modo di dire fiorentino è attribuita ad un incidente avvenuto in una chiesa fiorentina, durante l´esposizione solenne del Santissimo Sacramento, pratica conosciuta col nome di “Quarantore”.

Nella chiesa gremita di fedeli sembra che una donna, avvenente e formosa, si sentisse toccare affettuosamente da qualcuno. Il colpevole cercò di spiegarle più con i gesti che con le parole che l´aveva fatto senza malizia, a causa del pigia-pigia:

“Sono le Quarantore!”, bisbigliò candidamente.

Al che l´onesta popolana ribatté indignata ed a voce concitata:

“Icché c´entra il culo con le Quarantore”.

E dal suo punto di vista, non aveva torto!

MEGLIO UN MORTO IN CASA CHE UN PISANO ALL’USCIO

Proverbio Lucchese di origine medievale.

La Repubblica di Pisa, era solita attaccare e saccheggiare la lucchesia, per questo era meglio avere un morto in casa che un guerriero Pisano alla porta.

A questo, i Pisani sono soliti rispondere con;

“Provare per credere!” oppure “Che Dio t’ascolti!”.

PISCIARE IN ARNO..."

Significa far cosa inutile

(come se questa azione potesse aumentarne la portata!...)

L'improbabile storiella narra di una giovane sposa fiorentina che si mise a farla in Arno, che era in magra, per aiutare la navigazione del marito che doveva tornare in barca da Pisa.

Alla derisione della gente per tale inutile cosa, pare la risposta sia stata

"Tutto fa!"

QUAND’I LLEONE PISCIA ‘N ARNO, L’È ACQUA!:

È come fare una previsione del tempo.

Il Leone in questo caso è la banderuola posta sulla torre di Palazzo Vecchio, quella che indica la direzione del vento.

Quindi:

quando il leone piscia in Arno, cioè è rivolto frontalmente al fiume, le condizioni meteorologiche sono tali da poter prevedere che pioverà, in quanto soffia vento di tempesta.

RIFIHOLONA: (clicca per accedere alla scheda)
SASSO DI DANTE: (clicca per accedere alla scheda)

Si fa come a Prato..."

...che quando piove, lasciano piovere

Si può usare anche in senso più largo, ma non molto usato in realtà, per dire che non potendo far altro- si lasciano le cose come stanno.

La singolare dicitura nasce ai tempi in cui Prato era sotto la Rapubblica Fiorentina e gli ambasciatori pratesi andarono a Firenze per chiedere il permesso di poter fare una fiera per l'8 settembre.

Ottenuta la licenza - dietro pagamento di una tassa - dai Priori fiorentini, mentre lasciavano Palazzo Vecchio gli ambasciatori furono presi dal dubbio che tale giorno avrebbe potuto piovere; in tal caso non avrebbero potuto far la fiera e non avrebbero voluto pagare la tassa dovuta.

Ma arrivati di nuovo alla presenza dei Priori si limitarono a chiedere "E se piovesse?"

Come si può immaginare, la risposta dei Priori - che fecero orecchie da mercanti, qual'erano - fu "Lasciate piovere".

Da cui il detto...

VECCHIO BAHUCCO:

Definizione scherzosa di persona anziana alla quale siamo legati, ma anche offesa verso persona non più giovane che non capirebbe più nulla.

Deformazione popolare del nome del profeta Abacuc.

La statua, opera di Donatello, orna il campanile di Santa Maria dal Fiore in Firenze e fu soprannominata dai fiorentini “Lo Zuccone”.